

Studiare le lingue apre le porte nel mondo del lavoro
Nel nuovo millennio la società è globalizzata e costantemente aperta, prevalentemente in Occidente, ad una comunicazione e un confronto intercontinentale. Comunicare con il mondo vuol dire avere le basi per potersi confrontare con il mondo stesso. È il requisito fondamentale comprende il conoscere e quindi il studiare le lingue.
Le lingue in azienda
Il 70% delle aziende che assumono richiede la conoscenza di almeno una lingua straniera e non riesce a trovare giovani con questa competenza. E proprio il settore linguistico risulta tra le lauree più ricercate dalle imprese nel 2018. Questo perché un laureato in lingue all’interno di un contesto aziendale può rafforzare il ruolo dell’azienda per cui lavora, sui mercati esteri.
Turismo e manifattura Made in Italy
Il settore terziario è quello che necessita maggiormente di forza lavoro multilinguistica. Nel caso del turismo e della necessità, soprattutto in Italia, di attrarre e accogliere visitatori stranieri, è necessario assumere giovani dotati di buone conoscenze della lingua. Che si tratti di turismo balneare, artistico o sciistico, la percentuale di stranieri che si reca nel bel Paese per vacanza è decisamente alta. Esiste un altro contesto, che spesso passa in secondo piano, ma richiede dei lavoratori con un’ottima conoscenza delle lingue straniere. Si tratta della manifattura che esporta nel mondo il Made in Italy. Si pensi per esempio all’industria del vino, uno dei prodotti più “tipici” della nostra manifattura agroalimentare, che trova grande vitalità grazie anche alle esportazioni.
Imparare le lingue: il programma Erasmus
Esiste un percorso alternativo a quello universitario, che permette ai giovani di fare un’esperienza all’estero per un periodo limitato, generalmente di sei o dodici mesi, spesso convenzionato dall’Università di appartenenza: è il programma Erasmus, che ha rivoluzionato lo spirito e la mentalità dei giovani studenti europei negli ultimi decenni. Un’opportunità che garantisce non solo di imparare o migliorare le lingue straniere, ma di scoprire altre culture, altre realtà, vivendole da vicino. Un’esperienza di svago, di studio ma anche un modo per combattere i pregiudizi dovuti alla diversità culturale.
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